martedì 8 marzo 2016

E il maschio la chiamò; "La festa della donna"


E c'era il natale, e c'era la festa degli innamorati e la festa delle donne.
Già le donne, figure pericolose da fin che se ne ha memoria, ma pericolose per chi?
Per le religioni degli uomini?
Un sistema mai sazio di cattive intenzioni ci ricorda una volta di più quanto esso stesso anche ai giorni nostri, più che mai “ODI” profondamente la figura femminile.
Streghe, puttane, oggetti ad esclusivo uso e consumo di quelle anime confuse che giunte in corpi maschili hanno a volte perso il senso delle cose a causa di cattivi maestri, furono le leggi “maschili” che decisero il ruolo che spettava alle donne nella società, furono i maschi (padri-padroni), che decisero che la donna potesse parlare solo con il consenso (e non in luoghi pubblici) dei propri aguzzini muniti di quell'ingestibile ed egocentrica fettina di carne che pende scomodamente tra le cosce se non vengono indossati indumenti intimi appropriati e che decisero di battezzare poi con un nome appropriato, ossia pene.

Mi chiedo, ci chiediamo per quanto ancora sarete in grado di prendere in giro voi stessi con queste finte ricorrenze che non significano proprio nulla in realtà, se poi ai fatti vi muovete agli angoli opposti del buon senso per il resto dell'anno.
Oggi 8 marzo è solo un giorno come un'altro in pratica, dove il sistema materialista cerca di lavarsi le mani e pulirsi la coscienza con un finto "pegno"ed intanto (senza perdere tempo), di fare un po di cassa con quei regali di circostanza che non cambiano affatto le cose.
Chi ha il coraggio di festeggiare la “Festa della Donna”, una ricorrenza che a persone come me non fa altro che rammentare che i padri fondatori della Chiesa (e non solo) furono i primi a temere e scacciare la donna...la Maria Maddalena, perché furono proprio gli uomini di "religione" che  compresero meglio e prima di tutti gli altri quel potenziale femminile che Gesù tanto acclamava.
Andate a leggervi cosa scrissi su Simon Pietro “Il Santo”, riguardo il suo punto di vista sulla natura femminile.

Credo sia opportuno smettere di prendersi in giro ora che le cose si sanno, abbiate la forza di afferrare le redini della vita nelle vostre mani senza più farvi raccontare storie scritte da assoluti sconosciuti, non coprite più d'oro i simboli e le icone che il sistema ha scelto accuratamente per controllare con estrema facilità un popolo di pecoroni.
Scagli la prima pietra chi ha l'appropriatezza di smentire questa verità.
Smettete di piegarvi agli Dei romanzati da quei abili cantastorie e scribacchini ed incominciate a comunicare con il vostro “Se Superiore”, l'unico in grado di ascoltare ciò che avete da dire, l'unico da queste parti a potervi dare le giuste risposte a ciò che avete da sempre da domandare.
Solo in questo modo giungeranno le risposte, incominciate a parlate chiaro a voi stessi evitando di alimentare il "dramma" a cui vi aggrappate inspiegabilmente con tutte le vostre forze e che scava dentro di voi giorno dopo giorno procurandovi la “malattia” del corpo.
Siete una scintilla di quel popolo che ora riconoscete solamente con il nome di Dio, quindi siete una parte di Dio, siete un tutt'uno con l'immortalità e l'eternità, non vi servono le favolette scritte dai furbetti per farvi coraggio...voi siete il coraggio e la forza, la fuori non c'è nulla, la verità è solo dentro di voi, è sempre stata li.
Ora che ne siete a conoscenza, deciderete ancora di mentire a voi stessi?

Cessate di festeggiare ricorrenze che non hanno alcun senso per la logica dello spirito, contribuite a costruire festività appropriate che durino 24 ore su 24, 365 giorni all'anno.
Volete festeggiare la Donna?
Ok, che le venga dato ciò che le spetta, che sia libera dalla schiavitù della carne, mezzo effimero ideato da quella che si reputa la razza dominante...quella maschile.
Care sorelle, smettete gli abiti succinti che il mercato del sesso vi ha cucito addosso e non dimenticate mai che non siete giunte in questa realtà per diventare oggetti sessuali, la vostra missione è un'altra.
Ribellatevi con la coscienza dello spirito ed aiutate la specie che più di tutte (da sempre) necessita di un vero aiuto, la specie maschile che oggi più che mai ne ha disperato bisogno.

Ritrovate, riconquistate l'equilibrio che spetta di diritto ad entrambi i sessi e fate in modo che i dogmi e le leggi scritte da “maschilisti” (una grave malattia dell'egocentrismo) diventino unicamente un monito, un ricordo degli errori compiuti in passato, una strada da non seguire.
E siate in pace.



“Vendere il proprio corpo non è 
un lavoro, è solamente una 
scelta disperata e 
sconsideratamente ignorante.
Chi tenta di spiegarvelo nel senso 
opposto ha evidentemente 
intenzione di trarne dei profitti da questo.
Non è una questione di moralismo, 
è semplicemente una questione 
di buon senso spirituale.”

IO.